Amazon, strumentalizzazioni da una coalizione litigiosa e rancorosa

Registriamo con dispiacere l’ennesima figuraccia del Partito Democratico regionale e del candidato sindaco telecomandato da Jesi in Comune, appoggiato anche da quel che resta del Pd jesino.
Nulla è mutato relativamente alla vicenda Amazon, come specifica anche il sindaco Massimo Bacci:
“Le parole del presidente di Interporto Marche non cambiano di una virgola quanto raccontato fino ad oggi e stupisce la strumentalizzazione politica di chi non sa, non conosce e addirittura sembra gioire per l’eventuale danno che ricadrebbe sull’occupazione e sul nostro territorio”.
Parliamo dello stesso partito, il Pd, che si era proposto per realizzare nell’ascolano il centro logistico della multinazionale dell’e-commerce, poche ore dopo la frenata della trattativa relativa a Jesi. Il medesimo partito che aveva nominato gli ex vertici di Interporto, quelli che hanno bloccato la pratica per un anno e mezzo.
Ma li comprendiamo: con più della metà della coalizione contro Amazon, a partire da Jesi in Comune, sarebbe tutto più agevole senza questi nuovi posti di lavoro. Megafoni e fumogeni funzionano meglio quando ci si oppone a tutto. Governare, però, è un’altra cosa.
L’auspicio è che Amazon scelga il nostro territorio. Noi, a differenza di Jesi in Comune e del resto di quella litigiosa coalizione orientata dall’estremismo rancoroso, tifiamo per lo sviluppo economico e l’occupazione.
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