La sanità è un bene pubblico. Siamo rimasti al fianco degli operatori nel drammatico periodo della pandemia, creando una rete di forte sinergia tra tutti gli attori del comparto e coinvolgendo anche associazionismo e terzo settore, per dare risposte concrete ai bisogni primari dei cittadini. Ma anche per guardare oltre l’emergenza e programmare nuovi ed efficaci interventi sul territorio, collaborando con Regione, Asur, rappresentanti sindacali, Area Vasta e Comuni del territorio.
Lavorare insieme è indispensabile, senza divisioni. E i risultati, già finanziati dalla Regione per 7,5 milioni di euro, sono i nuovi presidi territoriali come la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità per 40 posti letto destinati alle cure intermedie (per chi non ha necessità del ricovero al Carlo Urbani, o chi dal Carlo Urbani è stato dimesso, ma ancora non è pronto per rientrare in casa), un Centro Operativo Territoriale per coordinare il servizio di presa in carico dei pazienti, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare attraverso la telemedicina, che vede già Jesi e la Vallesina modello nazionale grazie alla sinergia fra i medici di medicina generale e i medici ospedalieri.
Ci confronteremo con l’Asur per valorizzare i locali dell’ex ospedale Murri, realizzare nuovi parcheggi al Carlo Urbani e soprattutto apriremo un dialogo con la Regione per superare la grave carenza di personale medico e infermieristico.
Questi sono i nostri obiettivi, su cui già abbiamo non solo idee chiare, ma progetti concreti. I nostri avversari, nel frattempo, propongono un tavolo intercomunale (che esiste da anni) e proposte spot lontane dalla realtà e prive di una visione d’insieme.
Domenica 26 giugno vota Matteo Marasca.