La scelta riformista

Abbiamo intrapreso questo cammino a fianco di Matteo Marasca perché oltre che un amico e un professionista serio e preparato è un uomo del fare e del realizzare.
La scelta Riformista sta tutta lì. Essere riformista non significa né essere contro la politica né essere contro i partiti: significa essere per la politica dei SI.
Sì agli investimenti privati, sì alla libera iniziativa, sì alla giustizia sociale, sì al merito, sì all’eguaglianza, sì al progresso.
Essere riformista significa essere aperti al dialogo con tutti; significa essere centrali e centrati sui temi e sulle proposte.
Essere riformista significa essere distanti dagli estremisti e dell’odio ponendo le persone al centro.
Ecco perché siamo al fianco di Matteo Marasca: perché siamo Riformisti come il suo progetto di città.
Questa è stata una campagna elettorale dei toni molto aspri: sono arrivati a chiederci la patente di antifascisti e a dubitare di noi anche su questo.
Niente di più falso, noi siamo e restiamo contro ogni forma di totalitarismo. Gli altri possono dire lo stesso? Noi non crediamo.
Il grande Pietro Nenni, che fece attività politica anche a Jesi per un lungo periodo, diceva: “A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro… che ti epura”. Ecco, noi non siamo di quella pasta; per noi prima vengono le persone, e con loro siamo aperti al dialogo soprattutto se pensano al bene della città.
Con l’assessorato a Paola Lenti entrerà in consiglio Rudy Curzi ex capolista della Lega alle regionali di 10 anni fa; la stessa Lenti e Alessandro Tesei che avevano abbracciato il civismo jesino ora lo rinnegano. Risulta inoltre che il buon Tesei in tempi giovanili avesse grandi simpatie per l’ultra-destra.
Come mai per questi soggetti non ci sono sussulti dai compagni di coalizione?
Uniti contro un nemico e domani divisi su tutto. Noi non abbiamo nemici, abbiamo avversari con cui ci scontriamo anche pesantemente ma di cui non metteremo mai in discussione la moralità.
Siamo così, siamo Riformisti e sosterremo Matteo Marasca fino all’ultimo voto.
Forza Matteo, andiamo a vincere!
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