La crisi che arriverà nelle aule parlamentari mercoledì apre una fase particolarmente delicata nella vita politica del paese. «Con incredulità e preoccupazione – scrivono oltre mille sindaci d’Italia – assistiamo alla conclamazione della crisi di governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza» (Appello dei sindaci al Pres. Draghi). Come hanno ben espresso i sindaci italiani, le nostre città sono chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione di opere pubbliche e la gestione dell’emergenza sociale. Tra queste città c’è ovviamente anche Jesi. In questo momento una crisi al buio aprirebbe scenari gravissimi, che avrebbero ricadute insostenibili nei settori più fragili della nostra popolazione. A tale proposito risultano gravi e fuori luogo le pesanti critiche che alcuni leader politici hanno rivolto ai sindaci promotori dell’iniziativa a sostegno del presidente Draghi e della stabilità governativa. Pertanto, Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi e Patto per Jesi condividono pienamente i timori dei sindaci di fronte a questa inspiegabile fase di incertezza, perciò, come hanno già fatto molte prime cittadine e primi cittadini delle Marche (Ricci di Pesaro, Mancinelli di Ancona e altri) auspichiamo che anche il sindaco Lorenzo Fiordelmondo possa sottoscrivere l’appello bipartisan, affinché anche da Jesi giunga l’appoggio all’esecutivo presieduto da Mario Draghi e il severo richiamo alle forze politiche presenti in Parlamento. Non solo. La condivisione politica di questa iniziativa da parte del sindaco Fiordelmondo e della giunta sarà d’impulso per tutti i comuni della Vallesina, confermando così la centralità di Jesi in tutto il territorio.
Le città sono vive e non possono essere l’ostaggio di quei partiti e movimenti che pensano esclusivamente all’andamento dei sondaggi e al mero interesse particolare.