Condividiamo la scelta dell’assessore Tesei di procedere con l’abbattimento dei primi 4 tigli malati. La scelta non poteva essere che questa viste le due perizie tecniche iniziali.
Spiace solo che qualcuno abbia strumentalizzato la questione in campagna elettorale e preso in giro il comitato dei garanti del verde. Nessuno è felice quando si abbattono degli alberi, tanto meno quelli che hanno un valore storico per una Via o per un quartiere ma non si può nemmeno mettere in pericolo la vita delle persone perché si preferisce seguire posizioni o idee lontane dalla scienza e dalla tecnica.
Auspichiamo che si proceda immediatamente con la ripiantumazione seguendo anche qui le indicazioni date dall’agronomia e si predisponga un piano di manutenzione del verde che riduca al minimo le capitozzature.
Chiediamo tuttavia chiarimenti relativi al destino degli altri 8 alberi che in entrambe le prime due perizie sono comunque anch’essi risultati in cattiva salute, sebbene con gradi di pericolosità ed urgenza differenti.
Contrariamente da come si potrebbe intendere dalle dichiarazioni dell’amministrazione, questi alberi non sono esenti da necessità di attenzione e il mancato abbattimento si tradurrebbe in un particolare “accanimento terapeutico”, sempre stando alle due perizie.
Ci auguriamo che la scelta non sia quella di lasciar correre gli eventi senza alcun intervento, cosa che porterebbe certamente nel tempo ad un esito spiacevole per tutte le parti in causa.
Chiediamo pertanto un chiarimento sulle ipotesi e sui costi necessari per realizzare delle alternative all’abbattimento.